KPI sono degli indicatori che consentono alle imprese di capire se si sta andando nella direzione giusta.

Essi sono infatti un insieme di misure quantificabili che un’azienda utilizza per valutare la sua efficienza ed efficacia nel tempo.

Definizione di KPI:
KPI è l’acronimo di Key Performance Indicator, in italiano possiamo tradurlo con “Indicatore Chiave di Prestazione”.
SI tratta di un dato o serie di dati che possiamo individuare e misurare nel tempo e che ci permettono di valutare oggettivamente se un’impresa o una determinata strategia si stanno muovendo nel verso giusto per raggiungere, appunto, il risultato desiderato.

Esempi di Indicatori Chiave di Prestazione (KPI)

Esistono diverse tipologie di Key Performance Indicator ed ogni azienda deve necessariamente trovare i propri poiché i KPI variano in base agli obiettivi che vogliamo raggiungere.
Gli indicatori di prestazione possono essere sia quantitativi che qualitativi, ecco alcuni esempi.

KPI di tipo qualitativo:

  • EBITDA: indica quella che è la redditività operativa di una società prendendo in esame solo la parte inerente al business aziendale in senso stretto.
  • Fatturato: indicatore economico che misura l’ammontare complessivo dei ricavi registrati durante l’esercizio contabile
  • Margine Operativo Lordo: è un indicatore di redditività che evidenzia il reddito di un’azienda basato solo sulla sua gestione operativa

KPI nel mondo digitale:

  • Page views: Ogni volta che una pagina viene caricata in un browser viene contato un pageview ovvero il numero di volte in cui è stata visualizzata una pagina.
  • Bounce Rate: Un bounce avviene quando l’utente abbandona il sito dopo aver preso visione di una sola pagina web entro pochi secondi.
  • Engagement Rate: si ottiene dividendo la somma delle interazioni ottenute dal post per il numero delle persone che lo hanno visto, il tutto moltiplicato per 100.
  • Cost Per Lead: è una metrica che misura l’efficacia di una campagna pubblicitaria online il cui obiettivo è la generazione di contatti. Il CPL si ottiene dal rapporto fra l’importo speso in pubblicità e il numero di lead generati.
  • Click Through Rate: Il CTR è il numero di clic ricevuti dal tuo annuncio diviso per il numero di volte in cui l’annuncio viene visualizzato.

Questi sono solo alcuni esempi di indicatori di performance ma ne esistono molti altri che si possono utilizzare per monitorare e misurare la nostra strategia.

Come scegliere i giusti KPI

Per capire quali sono gli indicatori giusti da misurare bisogna innanzitutto definire un obiettivo da raggiungere ed individuare poi dei KPI adeguati per misurare l’efficacia e l’efficienza delle nostre azioni. Ad esempio supponiamo che il nostro obiettivo sia quello di aumentare le vendite sul nostro e-commerce, quali indicatori individuiamo e misuriamo? Ad esempio possiamo osservare il numero di persone che atterrano sul sito, il numero di aggiunte al carrello e di check-out o anche il tempo medio che passano gli utenti sull’e-commerce e le visualizzazioni delle schede prodotto.
Dipende molto dal tipo di strategia che vogliamo adottare per raggiungere il nostro obiettivo.

Dunque che tu sia il fondatore di una start-up innovativa, un imprenditore, un professionista o il responsabile di un progetto dovrai necessariamente essere in grado di comprendere i dati e valutare come questi si traducono in prestazioni aziendali.